Cosa Ha Re Giorgio di Bridgerton?

Cosa Ha Re Giorgio di Bridgerton?

Dietro la Corona: La Tragica Malattia di Re Giorgio III di Bridgerton

La serie Bridgerton ha conquistato il pubblico con i suoi drammi d'amore e intrighi dell'alta società londinese dell'epoca Regency. Ma al di là dei balli sfavillanti e dei pettegolezzi di palazzo, la serie ha portato alla luce una figura storica affascinante e tormentata: Re Giorgio III.

Bridgerton, però, non racconta tutta la storia. Nella serie, Re Giorgio appare come un uomo soggetto a scatti d'ira e deliri, confinato lontano dalla vita pubblica a causa della sua "pazzia".  Questa immagine riflette in parte la realtà storica, ma la verità è molto più complessa.

Bridgerton e la malattia di Re Giorgio III: Fictionalizzazione o realtà storica?

Bridgerton prende alcune libertà creative rispetto alla vita di Re Giorgio III. La serie colloca l'inizio della sua malattia mentale intorno al 1813, periodo in cui il re era già anziano e aveva subito diversi episodi di infermità. In realtà, i primi sintomi della malattia si manifestarono molto prima, già intorno al 1765.

Inoltre, la serie non entra nel dettaglio della natura della malattia del re. All'epoca, la medicina non aveva ancora gli strumenti per una diagnosi precisa. Tuttavia, gli storici e i medici moderni, analizzando i sintomi descritti, ipotizzano che Re Giorgio III soffrisse di una malattia chiamata porfiria.

Un sovrano tormentato: I sintomi di Re Giorgio III

Bridgerton ci mostra un Re Giorgio III soggetto a comportamenti bizzarri, sbalzi d'umore improvvisi e deliri.  Ma quali erano esattamente i sintomi che tormentavano il monarca?

Le fonti storiche riportano che Re Giorgio III soffriva di:

  • Episodi di mania: caratterizzati da iperattività, euforia e logorrea (parlare in modo eccessivo e incoerente).
  • Depressione: periodi di profonda tristezza, apatia e ritiro sociale.
  • Allucinazioni: percezione di cose inesistenti.
  • Disorientamento: confusione mentale e perdita del contatto con la realtà.
  • Dolori intensi: soprattutto all'addome.
  • Problemi di linguaggio: difficoltà a parlare in modo chiaro e fluido.

Questi sintomi sono stati interpretati come il segno di una malattia mentale all'epoca, ma oggi sappiamo che potrebbero essere la manifestazione di una condizione fisica specifica.

Alla ricerca di una diagnosi: La "pazzia" del re e la medicina del Settecento

Nel Settecento, la conoscenza delle malattie mentali era ancora agli albori. Non esistevano diagnosi precise e i trattamenti erano spesso inefficaci, se non addirittura dannosi.  I medici di corte attribuivano la condizione di Re Giorgio III a vari fattori, tra cui lo stress del ruolo, l'avvelenamento e persino la possessione demoniaca.

Le cure che venivano somministrate al re erano a base di sanguinamento, purghe e bagni freddi, che probabilmente peggioravano ulteriormente le sue condizioni.  Sfortunatamente, all'epoca non si poteva intervenire in modo efficace sulla malattia di cui soffriva.

La porfiria: Un male misterioso e potenziale colpevole

La porfiria è un disturbo metabolico ereditario che colpisce la produzione di eme, una molecola essenziale per il trasporto dell'ossigeno nei globuli rossi. Un difetto in uno degli enzimi coinvolti nella produzione di eme può causare l'accumulo di precursori tossici nel sangue e nei tessuti, causando una serie di sintomi.

I sintomi della porfiria possono variare da persona a persona e possono includere:

  • Dolori addominali: intensi e crampiformi, spesso accompagnati da nausea e vomito.
  • Problemi neurologici: debolezza muscolare, intorpidimento, formicolio, paralisi e convulsioni.
  • Problemi psichiatrici: ansia, depressione, allucinazioni e deliri.
  • Sensibilità alla luce solare: la luce solare può scatenare o peggiorare i sintomi.
  • Problemi cutanei: eruzioni cutanee, vesciche e desquamazione della pelle.

Non esiste una cura definitiva per la porfiria, ma i sintomi possono essere gestiti con farmaci e cambiamenti nello stile di vita.  Evitare i fattori scatenanti, come lo stress, l'alcol e alcuni farmaci, è fondamentale per prevenire gli attacchi.

Nel caso di Re Giorgio III, la porfiria potrebbe spiegare i suoi attacchi di mania, depressione, dolori addominali e problemi neurologici.  Inoltre, la sua sensibilità alla luce solare, menzionata in alcune fonti storiche, potrebbe essere un altro sintomo della malattia.

La Regina al suo fianco: Carlotta e la battaglia per il re e la corona

Mentre la salute di Re Giorgio III declinava, la Regina Carlotta divenne la sua principale badante e consigliera politica.  Ha affrontato le critiche di coloro che la accusavano di voler prendere il potere e ha lottato per proteggere i diritti del marito e del regno.

Carlotta è stata una figura controversa, ma il suo amore e la sua devozione al re sono innegabili.  Ha affrontato una situazione difficile con coraggio e determinazione, dimostrando grande forza e resilienza.

Oltre la serie: L'impatto storico della malattia di Re Giorgio III

La malattia di Re Giorgio III ebbe un impatto significativo sulla storia britannica.  Durante i suoi periodi di incapacità, il regno fu governato da reggenti, tra cui il figlio maggiore, il Principe di Galles, che in seguito divenne Re Giorgio IV.

La malattia del re contribuì anche al crescente malcontento sociale e all'instabilità politica che caratterizzarono la fine del XVIII secolo.  La sua incapacità di governare efficacemente indebolì la monarchia e contribuì all'ascesa del movimento repubblicano.

Separando il mito dalla realtà

La serie Bridgerton ha portato all'attenzione del pubblico la figura di Re Giorgio III e la sua malattia.  Tuttavia, è importante ricordare che la serie prende alcune licenze creative e non rappresenta una ricostruzione storica completa.

L'analisi dei sintomi e del contesto storico suggerisce che Re Giorgio III potrebbe essere stato affetto da porfiria, una malattia rara che all'epoca non era conosciuta né curata.  La sua malattia ebbe un profondo impatto sulla sua vita personale, sul suo regno e sulla storia britannica.

Separando il mito dalla realtà, possiamo comprendere meglio la complessa figura di Re Giorgio III e il tragico destino che lo ha segnato.

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