Regina di Gran Bretagna e Irlanda dal 1761 al 1818, consorte di Re Giorgio III, Charlotte di Meclemburgo-Strelitz è una figura storica affascinante e controversa. Sposata giovanissima a Giorgio, all'età di 17 anni, ebbe con lui 15 figli, segnando un'epoca turbolenta per la monarchia britannica.
Purtroppo, gli archivi ufficiali della famiglia reale non forniscono informazioni certe sulle sue ascendenze prima del matrimonio. Tuttavia, negli ultimi decenni, alcuni storici hanno avanzato interessanti teorie sulle sue origini, ipotizzando una discendenza che potrebbe spiegare la scelta del casting in Bridgerton.
La teoria più accreditata sulle origini africane della Regina Charlotte si deve allo storico Mario de Valdés y Cocom. Secondo lo studioso, Charlotte potrebbe discendere da un ramo della famiglia reale portoghese con tratti somatici scuri. Nello specifico, discendenza diretta da Margarita de Castro y Sousa, vissuta nel XV secolo e a sua volta discendente da re Alfonso III del Portogallo e dalla sua amante Madragana, presunta donna africana.
Questa teoria si basa su alcuni elementi:
È importante sottolineare che si tratta di teorie suggestive, ma prive di prove definitive. Tuttavia, aprono uno scenario interessante sulla possibilità che la storia ufficiale abbia volutamente oscurato le reali origini della Regina.
Shonda Rhimes, creatrice di Bridgerton, ha deciso di discostarsi dalla rappresentazione storicamente accettata della Regina Charlotte, scegliendo l'attrice britannica di origini ghanesi Golda Rosheuvel per interpretarla. Una scelta forte e volutamente anacronistica che ha diviso il pubblico e la critica.
C'è chi ha storto il naso di fronte a questa "licenza artistica", accusando la serie di stravolgere la storia. Altri, invece, hanno applaudito a una scelta coraggiosa e inclusiva che permette di rileggere il passato in chiave contemporanea.
Vediamo quali sono le motivazioni che possono aver spinto Shonda Rhimes a questa scelta:
La scelta di Shonda Rhimes ha sollevato anche alcune critiche. Gli storici più tradizionalisti hanno accusato la serie di "revisionismo storico", sostenendo che non vi siano prove sufficienti a supportare le origini africane della Regina Charlotte. Altri hanno criticato la scelta di un'attrice nera per interpretare un personaggio storico bianco, definendola una forma di "appropriazione culturale".
È importante sottolineare che la rappresentazione storica è sempre un processo complesso e aperto a interpretazioni. La scelta di Bridgerton può essere vista come un modo per rileggere il passato in chiave contemporanea, ponendo l'accento su aspetti che la storiografia tradizionale ha spesso trascurato.
La scelta di Shonda Rhimes di far interpretare la Regina Charlotte a un'attrice nera è un segnale importante dell'impegno di Hollywood e delle piattaforme streaming verso una maggiore inclusività e diversità. È importante che il cinema e le serie tv riflettano la varietà del mondo reale e che diano spazio a storie e personaggi che rappresentino la molteplicità delle esperienze umane.
Bridgerton, con il suo cast multietnico e le sue storie progressiste, rappresenta un passo importante in questa direzione. La serie ha dimostrato che è possibile realizzare prodotti di intrattenimento di alta qualità che siano anche inclusivi e rispettosi delle differenze.